Chi Siamo

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La Scuola di arti orientali Kūrma nasce con lo scopo di promuovere la cultura orientale, attraverso la pratica di arti e discipline principalmente nate in India ed in Giappone.

Kūrma in sanscrito significa tartaruga.

Abbiamo scelto proprio kūrma a rappresentarci perché:

  • sentiamo di voler onorare la lentezza, la gradualità in un contesto sociale quotidiano in cui siamo invece sopraffatti da continui stimoli attivanti e siamo sollecitati a correre, ad essere svelti e produttivi, anche quando il nostro corpo necessiterebbe di riposo, la nostra mente di rimanere chiara e fresca e non affollata ed il nostro spirito di risplendere, di essere ascoltato in silenzio.
  • per noi rappresenta un elogio all’importanza del seguire i propri tempi, in accordo con il naturale ritmo della natura.
  • è un modo per onorare la fase della “gestazione”, in ogni espressione di vita ed i sacri periodi di “letargo sottoterra” che ciascuno dovrebbe sapersi concedere. Kūrma calma, paziente, saggia poiché capace di adattarsi (vive, infatti, da milioni di anni da essere pressoché immortale), ci insegna, in silenzio, che non serve correre per andare lontano, ma occorre, al contrario, modulare bene le proprie energie in modo da sostenere il cammino a lungo, senza estremi sforzi e conflitto e percorrere la strada con consapevolezza.

Ebbene, la pratica di un’arte (come l’Aikido, lo Yoga, la Meditazione ecc.) ci trasmette - fra gli altri - i doni di Kūrma di cui vi abbiamo parlato.

Queste preziose qualità (o potremmo chiamarli anche “super poteri”?) vengono acquisite se con disciplina, ripetizione e cura dedichiamo tempo, spazio e ascolto a noi stessi, attraverso la pratica. 

Ci siamo interrogati su cosa sia per noi la “pratica”.

Ci siamo chiesti quale sia lo stato d’animo che ha iniziato, naturalmente, ad emergere in noi da quando la pratica è entrata nelle nostre rispettive vite.

Benché siano state tante le considerazioni e le risposte che la nostra mente ci abbia suggerito, alla fine, la risposta è affiorata spontaneamente ed è - più che una risposta - una consapevolezza: praticare è tornare a Casa.

Non abbiamo dovuto giustificare, dimostrare o sezionare fra noi questa consapevolezza, poiché ci è semplicemente apparsa, senza chiedere il permesso.

Kūrma è la sua stessa casa, ha in corpo la sua casa, se la porta dietro ovunque vada: sott’acqua, sulla terra ferma o sotto terra. Va dove deve andare con equanimità, sia che ci sia il sereno o in mezzo alla tempesta. È solida e stabile e sa quando è più saggio ritrarsi in “casa” per proteggersi o ricaricarsi.Sa farsi da “casa” ed è come se racchiudesse l’intero cosmo tra il suo guscio a cupola ed il ventre piatto. Se parlasse direbbe: “la Casa sono io, la Casa è dentro di me”.

Casa è quel luogo non luogo, privo di una dimensione spazio temporale, silenzioso, in cui riconnettersi con la propria natura incontaminata e con il suono armonico dell’universo. Un luogo in cui la voce del nostro intuito si sente chiara e forte. È quel luogo in cui tutto è nel fluire e semplicemente sta dove deve stare.

Ti aspettiamo, vieni a praticare con noi!